Dicembre 2008 ……………Cambio di sede.

Il posto letto organizzato dai frati cappuccini di Trento, con un gruppo nutrito di volontari di Piedicastello e della città, durante il periodo invernale per persone che non hanno casa, che non hanno disponibilità economiche, che non hanno lavoro, in via Papiria non c’è più.
Era diventata una sede storica perché dal primo gennaio del 2000, ogni inizio d’inverno quella strada si animava alla sera di persone alla ricerca di un letto, di un posto caldo per potersi riposare.
Via Papiria, sconosciuta ai molti, era diventata una strada molto nota e molto amata particolarmente tra” i senza tutto”.
Quel posto letto, tre grandi stanze ricavate dalla suddivisione di un enorme salone, non era certo un albergo a tre stelle ma, nella sua sobrietà e povertà, era però ricco di calore umano e di alta disponibilità.
Avevamo già aperto nella portineria del convento alla Cervara prima e poi in una stanza con 10 letti, attigua alla mensa, un piccolo posto letto. Ma era ben poca cosa.
Sembra molto lontano quel Natale del 1999 che ci fece passare rapidamente dalle melodie natalizie allo stridore del freddo di quelle notti mettendo davanti ai nostri occhi le molte “grotte di Betlemme”, “ex Sloi”, “case abbandonate”, “fabbriche dismesse“ e ci fece toccare con mano la durezza di chi stava sperimentando solitudini, emarginazione, povertà.
La provvidenza, quella presenza straordinaria di Dio che ti apre gli occhi sull’ingiustizia e tocca la mente e il cuore donandoti il coraggio necessario e l’entusiasmo indispensabile di chi ama, ha fatto il resto.
Sì, abbiamo visto volti disperati, persone come noi, ma loro erano fradice, agghiacciate, vagavano nella notte per la città che si presentava loro sempre più deserta non solo nelle strade ma pure nelle relazioni.
Sì, la provvidenza di quel Dio “papà e mamma” mi ha fatto pensare molto, ma con me hanno pensato anche molti altri. Sto parlando di alcuni papà di famiglie di Piedicastello che “hanno visto”, “hanno saputo insieme progettare”, e “riscaldato il cuore”, in poco meno di una settimana mi hanno, non solo aiutato ad allestire quella grande stanza in Via Papiria, ma soprattutto si sono messi a disposizione perché questa idea diventasse realtà.
È proprio vero: quando sappiamo porre la mente nel cuore si realizzano anche le cose più impensate!
Era fatta! Il posto letto, per l’emergenza freddo in via Papiria ha aperto il primo gennaio del 2000 per 30 persone.
I primi volontari che “hanno accolto” questa proposta sono arrivati proprio dal vostro quartiere, e sono tuttora quelli che fanno a turno “l’accoglienza” ogni notte, durante l’inverno. Poi, da strade diverse, sono arrivati volontari della città e dei paesi, da gruppi e da organizzazioni di vario genere donando la disponibilità di una o più notti in dormitorio. Quante persone hanno potuto sostare, riposarsi e trovare umanità.
Agosto 2008: i proprietari dello stabile di Via Papiria mi raggiungono il convento con una notizia che mi raggela. Loro hanno urgente necessità di avere libero il locale del nostro dormitorio e non hanno più la disponibilità di affitto per questo nostro servizio.
È stato un come un lampo a ciel sereno… e in un attimo nei miei occhi mi apparivano molti volti di persone in necessità… e che cosa avrei potuto dire loro… che dormitorio non c’è più, che sono dispiaciuto… che… che.
Era una notizia che non volevo dire a nessuno… ma l’autunno è l’inverno non erano lontani. Si doveva subito far qualcosa. E dove immagazzinare tutta quella roba?
Avviso i volontari dell’accoglienza e gli uffici comunali competenti. Scrivo subito al vicario generale perché informi ed interessi l’arcivescovo. Dopo il primo momento di delusione tutti si muovono perché nessuno vuole che questa esperienza si concluda in questo modo.
E la provvidenza anche questa volta non si fa desiderare. L’assessore Plotegher,che supera di poco la disponibilità dell’Arcivescovo, interpellata la Provincia, riesce ad avere in comodato il primo piano dell’ Ex Piffer in via Brennero, alla rotatoria del Bren Center. Sarà la provincia autonoma stessa che, dopo aver ristrutturato con gusto e professionalità , consegnerà agli uffici comunali e questi ultimi ai frati cappuccini il nuovo dormitorio che sostituirà e continuerà l’esperienza di via Papiria. La nuova struttura è molto bella, spaziosa e piena di luce; tutto questo reca subito sollievo a chi entra… e non è poco. Ricordo che i primi giorni alla domanda fatta agli ospiti: “Vi piace?”. Le risposte erano tutte positive ed entusiaste ma alla fine molti aggiungevano: “Però il dormitorio di via Papiria era molto più familiare, povero, sobrio ma carico di umanità …”. Li ho assicurati che in via Brennero 159 (Ex Piffer) opereranno gli stessi volontari che hanno svolto il servizio in via Papiria. Questo li ha tranquillizzati.
Si, perché sono le persone che possono rendere umano un luogo, sono le persone che sanno ascoltare e accogliere che possono rendere bella e accogliente la vita anche quando il tempo, fuori, gela ed esclude.
Grazie a tutti voi abitanti di Piedicastello per la testimonianza di accoglienza che ci avete dato in questi anni della nostra permanenza tra voi. Ma esprimo riconoscenza ai vostri uomini che ancora seminano cultura della solidarietà nelle vostre case e continuando ad accogliere anche nella nuova sede in via Brennero, offrendo con maggiore sacrificio perché più distante, quel servizio fatto di rinuncia e di amore.

Ma il grande afflusso di persone alla ricerca legittima di lavoro e di una “vita vivibile